Come funziona la pubblicità su Facebook?
Facebook Ads è la piattaforma pubblicitaria del Social Network Facebook.
Facebook ha un numero elevatissimo di utenti (28 milioni solo in Italia) che possiamo raggiungere attraverso la pubblicità che ci mette a disposizione. Possiamo dare visibilità alla pagina aziendale, a pagine esterne a Facebook (come, ad esempio, il proprio sito web aziendale), oppure per promuovere servizi, prodotti o eventi. Si può sfruttare la pubblicità anche per aumentare la notorietà della propria azienda (brand awareness).
Attraverso le inserzioni si può creare un bottone che una volta cliccato porta verso un sito web o un e-commerce per l’acquisto diretto di un prodotto o un servizio, oppure alla installazione di una app (se si usa la versione mobile di Facebook).
Le inserzioni si presentano come box e vengono mostrate sulla colonna alla destra dei post degli utenti (per la versione desktop).
La pubblicità compare anche tra i post condivisi dagli utenti ed è, in tutto e per tutto, identica ad un post con l’unica differenza che ha l’indicazione “sponsorizzata” per far capire agli utenti che si tratta di pubblicità a pagamento.

Quali sono i vantaggi di fare pubblicità su Facebook?
Ci sono vari vantaggi per l’inserzionista:
- costo medio della pubblicità basso;
- alto numero di impression (visualizzazioni);
- segmentazione molto dettagliata dell’audience;
- gestione flessibile del budget;
- pagamento Pay Per Click (si può scegliere di pagare al click sull’annuncio non alla visualizzazione della stessa);
- pagamento per Impression (in certi casi è conveniente pagare in base al numero di visualizzazioni del post sponsorizzato);
- controllo preciso dei risultati e del ritorno sull’investimento.
Quali sono gli svantaggi di una pubblicità su Facebook?
Ci sono anche degli svantaggi in relazione ad altri tipi di pubblicità:
È difficile vendere subito un prodotto.
Diversamente da Google Ads in cui è possibile acquisire il target in base alla ricerca che sta effettuando (domanda consapevole), le persone che leggono la pubblicità su Facebook, non stanno cercando in quel momento il servizio o il prodotto oggetto della pubblicità.
Anche se è possibile scegliere il pubblico in base all’età, al sesso, al luogo geografico, agli interessi ed ai comportamenti, non è detto che il target selezionato sia interessato al prodotto proposto o che lo sia nel momento della visualizzazione.
Facebook è un Social per lo più ludico, dove le persone leggono i post in rilassatezza ed è difficile che abbiano una propensione ad una azione impegnativa come può essere l’acquisto di un prodotto.
Per aumentare la propensione all’acquisto si possono sfruttare tecniche più sofisticate che illustriamo più avanti.
La pubblicità su Facebook: vendere o interagire con un pubblico selezionato
Il modo più semplice per fare pubblicità su Facebook è quello di selezionare accuratamente il pubblico che molto probabilmente è interessato al prodotto o al servizio che si intende vendere o promuovere.
Facebook Ads ci semplifica il lavoro perché permette di segmentare il mercato e definire il target in modo preciso: è possibile scegliere il pubblico in base all’età, al sesso, al luogo geografico, agli interessi ed ai comportamenti.
Attraverso le inserzioni pubblicitarie sarà possibile consigliare una pagina a cui mettere “Mi piace”, far installare una app se la richiesta arriva da uno smartphone, oppure vendere dei prodotti all’interno del Social, nel Marketplace, senza il bisogno di siti web esterni.

Vendere ad un pubblico selezionato
Si possono realizzare degli annunci pubblicitari (inserzioni) su Facebook in cui viene proposta la vendita di un prodotto o di un servizio. Al click sull’annuncio l’utente viene rediretto sul sito dell’inserzionista in cui potrà finalizzare l’acquisto.

Facebook Retargeting: vendere a persone che hanno visitato un sito web
Facebook Retargeting è una tecnica che permette di mostrare alle persone delle inserzioni relative a contenuti verso cui hanno mostrato interesse visitando un sito web.
Installando una porzione di codice (pixel di Facebook) fornita da Facebook sulle pagine del sito web è possibile tracciare i comportamenti delle persone che lo visitano.
In pratica installando il pixel di Facebook viene lasciato un cookie sul computer del visitatore in cui vengono registrati i comportamenti che compie sul sito web. Se ad esempio il visitatore si interessa ad un prodotto su un e-commerce, nel cookie viene registrato a quale prodotto si è interessato.
Successivamente, quando l’utente visiterà Facebook, è possibile riproporgli, all’interno di un post pubblicitario, lo stesso prodotto a cui era interessato. Facendo rivedere il prodotto a cui era interessato, ci sono buone possibilità che clicchi sul post e vada sul sito per concludere l’acquisto.

Facebook Ads: vendere attraverso la stimolazione della “domanda latente”
La “domanda latente” è il bisogno che una persona ha di un prodotto o un servizio ma che non viene estrinsecato con una ricerca diretta al fine dell’acquisto.
La persona con un bisogno latente non è (ancora) alla ricerca diretta del prodotto, ma potrebbe essere comunque interessata e, se vede il prodotto contenuto in una pubblicità, potrebbe motivarsi sufficientemente per acquistarlo.
Sfruttare questo tipo di tecnica in Facebook è produttivo perché è una piattaforma in cui un potenziale cliente può esprimere meglio le sue passioni o i suoi interessi.
Facciamo un esempio: una persona acquista un notebook su un sito attraverso un processo consapevole (la persona ha un bisogno e lo soddisfa in modo diretto acquistando il prodotto).
La persona, successivamente, naviga su Facebook e vede un annuncio pubblicitario di un software che potrebbe acquistare per installarlo sul suo notebook. Il prodotto potrebbe essere Microsoft Office oppure un antivirus, la persona non stava cercando il prodotto direttamente (domanda latente) ma si rende conto che potrebbe averne bisogno e ci sono buone possibilità che finirà per acquistarlo.
Con gli strumenti che ci mette a disposizione Facebook Ads è possibile sapere a quali prodotti (o servizi) il visitatore di un sito web si è interessato o ha acquistato e possiamo creare delle inserzioni che propongano prodotti in relazione a quello a cui il visitatore era interessato. Nell’esempio fatto sopra a proposito del notebook si potrebbe proporre un post pubblicitario che mostri un mouse, oppure una borsa per trasportare il notebook.

Vendere su Facebook attraverso il Cross-Channel Remarketing (Google + Facebook)
Per aumentare le probabilità di vendere prodotti o servizi possiamo utilizzare la tecnica del Cross-Channel Remarketing, ovvero si agisce su più canali per stimolare l’utente e convincerlo all’acquisto. In questo caso si sfrutterà Google Ads e Facebook Ads.
È necessario che il sito che viene visitato dall’utente abbia installati gli script di Google e quelli di Facebook in modo che possano essere inseriti i cookie necessari sul computer dei visitatori.
Come evidenziato nella figura sottostante la tecnica prevede che si faccia pubblicità attraverso Google Ads. Le persone verranno dirottate sul sito web dell’inserzionista, alcune acquisteranno ed altre no.
Alle persone che non hanno acquistato è possibile far rivedere il prodotto (o il servizio) attraverso il “Remarketing” sul circuito Google Display per stimolarlo all’acquisto.
Oltre alle rete di Google possiamo fare Remarketing anche su Facebook (dove viene chiamato Retargeting). Anche su questa piattaforma possiamo riproporre il prodotto a cui era interessato il visitatore del sito.
Sfruttando due canali la probabilità che l’utente acquisti il prodotto diventa nettamente più alta.

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